CARIE E ALIMENTAZIONE
Cosa fare?
IGIENE ORALE
- Lo spazzolino da denti è lo strumento principale per l’igiene orale: è quindi fondamentale sceglierlo bene e cambiarlo ogni 2 o 3 mesi.
- Il filo interdentale, che deve essere introdotto delicatamente fra i denti. Ne esistono di diversi tipi: cerati, non cerati, a nastro piatto, floss.
- Il dentifricio può aiutare l’igiene orale domiciliare in quanto agevola l’igiene grazie alle sostanze di cui è composto.
- Il collutorio può essere un valido aiuto in alcune situazioni, cioè in caso in predisposizione alla carie, in presenza di protesi e dispositivi ortodontici, ecc.
SENSIBILITÀ DENTALE
ALITOSI
MALATTIA PARADONTALE O “PIORREA”
- Non chirurgico: con pulizie approfondite anche in anestesia locale eseguite dall’igienista.
- Chirurgico: attraverso interventi eseguiti dal parodontologo come la rigenerazione ossea.
LESIONI DELLE MUCOSE ORALI
FLUOROPROFILASSI
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BITE ANTIRUSSAMENTO
APNEA NOTTURNA
Il russare è un problema che riguarda circa il 40% della popolazione, mentre l’apnea del sonno, il 4%. La proporzione di uomini è più elevata (60% oltre i 60 anni), ma il problema riguarda anche le donne.
Generalmente, durante il sonno, l’indebolimento del tono muscolare della gola e l’arretramento della parte posteriore della lingua riducono le dimensioni dell’orifizio attraverso il quale passa l’aria, causando turbolenze e la vibrazione della zona flessibile del palato e della faringe, sorgente di rumore. Senza tener conto del fastidio provocato ad altri, il russare può dar luogo ad una più grave ostruzione del passaggio dell’aria, caratterizzata da pause respiratorie d’intensità variabile. Questa più grave patologia, detta apnea notturna, giustifica una consultazione medica.
Come non russare?
Utilizzando un bite antirussamento: una placca (normalmente in resina) da porre tra le due arcate dentarie, per modificarne le relazioni spaziali nel combaciamento senza modificare in alcun modo permanente i denti e la loro disposizione.
Il problema del russare non è solo questione di decibel di troppo, con conseguenze di natura relazionale, ma, spesso, può provocare l’interruzione della respirazione per diversi secondi (apnea). Ciò, oltre a rendere il sonno meno uniforme, con conseguente stanchezza durante il giorno, può determinare un rischio al cuore, che, per compensare quei secondi in cui non si respira e l’ossigeno viene a calare, comincia a battere più velocemente. Il trattamento con il bite antirussamento permette una riduzione della frequenza e intensità del russare e delle apnee del circa il 60-70%.